Fragilità familiare come opportunità ‘condizionata’, nel senso di occasione di sviluppo per la famiglia a patto che la stessa sia oggetto, o meglio soggetto, di adeguata tutela e cura. E’ questa l’idea che sta alla base del libro ‘Famiglie fragili – Verso un approccio multidisciplinare nella tutela e nella cura dei legami familiari’, edito da Magi, e curato da Daniela Barni e Maria Cinque, professoresse dell’università Lumsa di Roma; Tiziana Di Tullio, esperta in Relazioni istituzionali e segretario generale dell’associazione no-profit Rete sociale APS; Catia Pichierri, avvocato cassazionista e mediatrice familiare, specializzato in Diritto di famiglia, delle persone e delle relazioni familiari; e Roberta Scagliarini, psicologa clinica e Giudice onorario sezione minori Corte di Appello di Bari.
Il libro nasce dall’esperienza del Master in ‘Formazione dell’esperto nelle relazioni familiari. La tutela dei nuclei familiari fragili’ dell’università Lumsa, giunto ormai alla sua terza edizione e organizzato in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia (Ido) e l’associazione Rete Sociale APS. Un corso che punta a creare esperti nella relazione d’aiuto familiare, nel sostegno genitoriale, nella gestione della conflittualità, nel problem solving progettuale, e per questo propone un percorso di valutazione e intervento multidisciplinare.
Multidisciplinarietà è, infatti, uno dei concetti che sta anche alla base del libro. “La multidisciplinarietà, soprattutto in un ambito complesso come quello della tutela del minore- spiega Barni- richiede identità professionali mature che siano disposte a un’integrazione culturale, di linguaggi, di riferimenti etici, ma che soprattutto siano disposte a collaborare in maniera autentica nella direzione di una progettualità che sappia riporre al centro il minore e la sua famiglia, soddisfacendo quell’intrinseca richiesta di relazione e ancor più di riconoscimento che ogni fragilità porta forte con sé”.
Per questo motivo il volume si rivolge “alle diverse figure professionali coinvolte nell’ambito della tutela minorile- precisa ancora Barni- anche giovani in formazione, e agli stessi genitori che vogliono diventare un po’ più consapevoli rispetto a quei processi decisionali che spesso patiscono ma che in realtà dovrebbero vederli protagonisti”. Da qui Catia Pichierri spiega come “i professionisti che hanno contribuito alla stesura del volume, hanno voluto dare un’immagine della fragilità familiare non più connotata, come siamo abituati, nella sua accezione negativa”. Il volume è diviso in tre parti “la prima- spiega l’avvocato- fotografa il concetto di fragilità familiare per evitare la stigmatizzazione delle famiglie fragili; la seconda descrive l’approccio metodologico-scientifico innovativo, che ha una caratteristica multidisciplinare; e la terza descrive la situazione processuale e quindi il sistema della tutela dei minori e fa una fotografia delle criticità. Rappresenta anche alcuni casi virtuosi a cui i vari professionisti potranno ispirarsi”.
I contributi presenti nel volume costituiscono uno strumento per la professione di psicologi, psichiatri, assistenti sociali, avvocati, esperti in diritto di famiglia e magistrati che si trovano a confrontarsi con questi temi e a valutare quale sia l’interesse migliore per il minore.